… bottiglie di plastica, tappi, barattoli di latta, coni di cartone… materiali poveri usati e gettati quotidianamente nel cassonetto… oggetti belli per un solo istante, usati per contenere, proteggere, trasportare… oggetti svuotati, sottovalutati, senza più alcuna funzione… raccolgo tutto ciò che posso far rivivere, riutilizzando gli “oggetti-rifiuto” per ricreare nuove forme con una vita propria…
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febbraio 2008
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Un famoso e raffinato personaggio del mondo del teatro e del cinema newyorkese, Wallace Shawn, sceneggiatore del film My dinner with Andrè e attore in Manhattan di Woody Allen, viene a contatto con la povertà del terzo mondo.
Inizia per lui una “metamorfosi” dolorosa e scioccante, raccontata da una stanza di albergo del sud del mondo in preda ad un delirio che avanza per ondate, tra immagini di gente affamata e torturata e ricordi dei piccoli piaceri di una vita di privilegi.
Giuseppe Cederna ci racconterà questo testo (è stato scritto pensando alla possibilità di recitarlo in case e appartamenti davanti a un pubblico di dieci o dodici persone) che ha portato sulle scene di tutta Italia.
Ritroveremo in antiruggine il Cederna narratore che già qualche mese fa, con la storia emozionante di un suo viaggio, ci aveva letteralmente “conquistato”. -
Vinicio Capossela ha scelto antiruggine per un suo speciale omaggio agli innamorati.
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Uno straordinario violinista, Aleksey Igudesman, assieme al pianista Richard Hyung-Ki Joo, altrettanto straordinario, ha dato vita ad un duo che sta sconvolgendo le sale da concerto di tutto il mondo.
La loro altissima qualità musicale e strumentale, il loro repertorio, che spazia da Bach ai giorni nostri, portano le loro esecuzioni ad una esaltante tensione emotiva tale da trascinare il pubblico… a irresistibili risate!
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Dialoghi (e musiche) tra una viola da gamba e un violoncello attorno alle Suites di Bach.
Perchè queste composizioni, così misteriose, mistiche e irraggiungibili, hanno chiuso un’epoca e nello stesso tempo originato una nuova avventura musicale?A cercare di raccontarlo e… suonarlo saranno Paolo Pandolfo e Mario Brunello con due percorsi musicali che, partendo da due punti opposti nella storia della musica, la viola dal ‘500, il violoncello dai nostri giorni, arriveranno ad una stessa meta: la musica di Bach.
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Yiddish, deve parlare yiddish il tuo violino se vuoi che ci racconti la vita.
E’ dalle parole della mia nonna che ho iniziato a comprendere questa musica del luogo dove sono nato, la splendida, antica città di Kiev.
Cantava spesso, per me, innumerevoli vecchie melodie, con o senza parole.
La sua voce acuta e un po’ tremolante evocava la storia di un mondo sparito per sempre…
Lo yiddish, questa strana lingua comica e al contempo triste, una mistura di tedesco antico, slavo ed ebraico, l’avevo sempre sentita in casa mia da quando sono nato.
Entro i confini angusti dell’unica stanza che ci apparteneva nel grande appartamento sovietico dove vivevamo, la sentivo parlare alle riunioni dei pochi membri della nostra famiglia, una volta numerosa, sopravvissuti all’ultima guerra.